Parastato, la Cgil non firma l’accordo sul biennio 2008-09
Nella giornata odierna si è svolta la trattativa per il rinnovo del contratto 2008/2009 per il comparto degli Enti pubblici non economici.
L’Aran ha illustrato una proposta di accordo che includeva, anche in questo comparto, le code contrattuali del precedente biennio. Abbiamo ribadito che in questo modo non si garantiva il diritto alla sottoscrizione di un accordo già perfezionato con il precedente biennio, rimandato solo in attesa dell’approvazione della Legge Finanziaria per l’anno 2008. Grazie alla nostra insistenza ed a una presa di distanza dalle intenzioni dell’Aran, anche da parte della Cisal e della Rdb, nonché al rifiuto di farsi coinvolgere in questa decisione illegittima da parte della Uil, si è concordato di procedere alla stesura di due protocolli separati. Pertanto abbiamo sottoscritto l’accordo relativo alle code contrattuali del biennio 2006/2007.
Per quanto riguarda il biennio 2008/2009, invece, la proposta dell’Aran ha ricalcato le ipotesi di contratto già sottoscritte per lo Stato e per le Agenzie Fiscali. Abbiamo sottolineato l’inadeguatezza della pur striminzita parte normativa, che ignora completamente la storia della contrattazione integrativa negli enti in questi ultimi decenni. Sulla parte economica abbiamo ribadito la nostra contrarietà ad un accordo che non garantisce assolutamente il potere d’acquisto delle retribuzioni, con un incremento lontano dall’inflazione reale, e la nostra contrarietà alla condivisione del furto perpetrato dalla Legge 133/08, con la pesante riduzione del salario accessorio, che nel prossimo anno vedrà un calo di circa 400 euro al mese pro capite.
La superficialità e la fretta di firmare comunque un accordo hanno peggiorato gli accordi precedenti. Infatti, nonostante la nostra richiesta di modifica, la decorrenza dell’indennità di vacanza contrattuale per il 2008, diversa dai due comparti che hanno già sottoscritto l’intesa, non porterà benefici sulla liquidazione per chi è cessato dal servizio entro il 31 marzo 2008, mentre perde una parte del beneficio chi è cessato dal servizio entro il 30 giugno del 2008.
Infine l’Aran, con la complicità della Cisl e della Uil le uniche due sigle sindacali che hanno sottoscritto l’ipotesi, ha inferto un duro colpo alla democrazia di questo Paese. Le due sigle citate, insieme, non hanno il 51% di rappresentatività nel Comparto. Nonostante questo, l’intesa è stata sottoscritta in spregio alle regole attuali, sulla base di un recente parere del Consiglio di Stato, che piega alle ragioni del Governo il 165/01. Abbiamo protestato duramente contro questo inciucio , che è stata reso evidente dal fatto che l’Aran non aveva neanche proceduto a chiedere alle organizzazioni sindacali presenti alla trattativa se avevano o meno l’intenzione di sottoscrivere il testo presentato. Abbiamo dichiarato un’immediata iniziativa legale contro questa firma e deciso l’avvio di iniziative di contrasto a partire dal mese di gennaio.