Articolo 18, paradossale il dibattito sui dipendenti pubblici
«Davvero paradossale questo dibattito sull’art.18. Il chiarimento del dipartimento della funzione pubblica è servito solo a complicare un dibattito che avrebbe bisogno di maggiore chiarezza. Lo Statuto dei lavoratori è una garanzia per tutto il mondo del lavoro, pubblici compresi, e lo stesso valelongchamp pas cher per le parti dell’art.18 applicabili al lavoro pubblico, a partire dal licenziamento discriminatorio. Applicare il licenziamento economico nella pubblica amministrazione equivale a dichiarare la bancarotta dello Stato». Con queste parole Rossana Dettori, segretaria generale della Fp-Cgil, interviene nel dibattito su art.18 e licenziamenti per i lavoratori delle pubbliche amministrazioni, a margine del comitato direttivo della federazione in corso in queste ore a Tivoli.
«Il risultato è l’ennesima aggressione al lavoro pubblico. I ministri Fornero e Patroni Griffi dovrebbero impegnarsi nella ricerca di soluzioni sul fronte della riorganizzazione degli enti, su quella spending review che rischia di causare un percorso di mobilità di massa nel lavoro pubblico. Dovrebbero cioè spiegarci come si incastra la riforma, quella del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, con il percorso di revisione e riorganizzazione. Il resto è fumo negli occhi, l’allucinazione di un Paese che ha bisogno di capri espiatori», aggiunge Dettori.
«Se il Governo vuole stravolgere una norma di buonsenso, amonheganvoice.comavverta i cittadini che scompariranno gli asili pubblici, le scuole materne, pezzi importanti di assistenza sociale e sanitaria alla persone. In alcuni casi assistiamo all’impossibilità di acquistare semplici forniture e con gli attuali bilanci degli enti locali il rischio è che in assenza di risorse si licenzi a prescindere dallasac longchamp soldes tenuta dei servizi. Permettere agli amministratori di licenziare per sistemare i bilanci, magari espellendo qualche spina nel fianco o delegati sindacali troppo zelanti, è un fatto di enorme gravità . Se il disastro a cui ci vogliono portare è questo, lo dicano. A quel punto la Fp-Cgil, all’interno della più generale lotta per la dignità del lavoro, dovrà intestarsi una battaglia sociale di difesa dei servizi pubblici – conclude Dettori – e quindi dei diritti dei lavoratori che li offrono e delle persone che ne usufruiscono«.
Ufficio stampa Fp-Cgil nazionale