Monfalcone, le promesse di Telesca: «Emergenza garantita»
«Mi sento di rassicurare i cittadini di Monfalcone sull’attenzione che il Piano dell’emergenza riserva al loro territorio. Il documento ha lo scopo di predisporre un sistema articolato, che deve fare riferimento a standard europei sia nella tempistica di intervento che relativamente ai professionisti coinvolti e mezzi impiegati. La nostra, in ogni caso, è una proposta, che deve passare al vaglio del Consiglio regionale. In quella sede verranno valutate tutte le osservazioni». L’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca risponde così, sulle pagine del Piccolo, all’allarme sulla possibile soppressione del servizio di automedica sul territorio di Monfalcone, condiviso anche dal segretario della Fp-Cgil isontina Luca Manià . «La tempestività nel 118 – aveva dichiarato Manià al Piccolo – è tutto: qualche minuto in più può essere fatale. Finora non si sono avuti casi clamorosi di disservizio, dunque perché andare a toccare una situazione che funziona?».
L’assessore, pur aprendo al confronto, invita però a valutare il piano alla luce di dati oggettivi, sostenendo che anche la stima per eccesso del fabbisogno di servizi può generare errori. «La base di analisi utilizzata dai tecnici per dimensionare la proposta delle risorse da mettere in campo – queste le sue parole – è costituita da dati globali che hanno considerato i possibili fattori inferenti sull’organizzazione di sistema, compresi gli errori di sopravvalutazioni, inappropriatezza, di scelte di opportunità organizzativa episodica, come quelle che nel solo 2014 hanno caratterizzato nella misura del 20% circa le missioni delle automediche di Monfalcone e di Gorizia».
L’assessore, pur aprendo al confronto, invita però a valutare il piano alla luce di dati oggettivi, sostenendo che anche la stima per eccesso del fabbisogno di servizi può generare errori. «La base di analisi utilizzata dai tecnici per dimensionare la proposta delle risorse da mettere in campo – queste le sue parole – è costituita da dati globali che hanno considerato i possibili fattori inferenti sull’organizzazione di sistema, compresi gli errori di sopravvalutazioni, inappropriatezza, di scelte di opportunità organizzativa episodica, come quelle che nel solo 2014 hanno caratterizzato nella misura del 20% circa le missioni delle automediche di Monfalcone e di Gorizia».