Primo Maggio, non solo il lavoro al centro dei cortei
dell’occupazione, la lotta per i diritti e contro la precarietà , ma anche
l’immigrazione, l’Europa e la pace, in un contesto
internazionale segnato dalla minaccia terroristica, dal rischio di derive
populistiche e da nuovi fattori di tensione. Questi i grandi temi del Primo
Maggio, che caratterizzeranno sia la manifestazione nazionale Cgil-Cisl-Uil di Portella della Ginestra, nel 70°
anniversario della strage, sia i cortei del Friuli Venezia Giulia, in programma
come da consuetudine a Trieste, Gradisca d’Isonzo, Cervignano e Pordenone.
Le quattro manifestazioni
seguiranno lo schema tradizionale, dal capoluogo alle altre province, con
concentramento nella prima mattinata e corteo nelle vie centrali. A Trieste si partirà alle 9.30 da campo San Giacomo, con
arrivo alle 11
in piazza Unità , dove il comizio sarà concluso da Salvatore Ugliarolo, segretario generale della Uilcom, il
sindacato comunicazioni della Uil. Stessi orari a Cervignano, con partenza da via Garibaldi e conclusione in
piazza Indipendenza, con il tradizionale accompagnamento dei trattori della
Confederazione italiana agricoltori. Sul palco parlerà Alberto Monticco,
della segreteria regionale Cisl. Si partirà alle 9.30 anche a Gradisca, dove il corteo sfilerà come di consueto lungo
viale Trieste, per concludersi alle 10.30 in piazza Unità
d’Italia con l’intervento di Alessandro Genovesi,
numero uno della Fillea, la seconda categoria Cgil per iscritti nell’ambito del
lavoro privato, attiva nel comparto edilizia e legno. A Pordenone,
infine, il programma partirà con il consueto omaggio al monumento ai Caduti del
Lavoro, in programma alle 10.30
in piazza Maestri del lavoro. Alle 11
l’arrivo sotto il palco di piazza Municipio, dove parlerà il segretario della
Cisl provinciale Arturo Pellizzon.