Comparto unico, arrivano gli aumenti
Arriverà con la manovra estiva il via libera al pagamento
degli acconti sugli incrementi contrattuali legati al nuovo contratto del
comparto unico. La conferma è arrivata dall’incontro di ieri tra le organizzazioni
sindacali e la delegazione trattante, che ha annunciato l’imminente emanazione
dei relativi emendamenti da parte della giunta, prima dell’approvazione
definitiva dell’assestamento di bilancio in Consiglio.
degli acconti sugli incrementi contrattuali legati al nuovo contratto del
comparto unico. La conferma è arrivata dall’incontro di ieri tra le organizzazioni
sindacali e la delegazione trattante, che ha annunciato l’imminente emanazione
dei relativi emendamenti da parte della giunta, prima dell’approvazione
definitiva dell’assestamento di bilancio in Consiglio.
Buone notizie dunque per i 14mila lavoratori della Regione e
degli enti locali, che entro la fine dell’estate, indicativamente tra agosto e
settembre, potranno quindi vedersi accreditare la prima tranche dell’incremento
contrattuale a fine 2016, in sede di preintesa. Preintesa che va aggiornata,
com’è noto, alla luce dei nuovi criteri di calcolo degli incrementi
contrattuali previsti a livello nazionale, basati su un indice di calcolo dell’inflazione
diverso e più vantaggioso rispetto al vecchio Ipca.
degli enti locali, che entro la fine dell’estate, indicativamente tra agosto e
settembre, potranno quindi vedersi accreditare la prima tranche dell’incremento
contrattuale a fine 2016, in sede di preintesa. Preintesa che va aggiornata,
com’è noto, alla luce dei nuovi criteri di calcolo degli incrementi
contrattuali previsti a livello nazionale, basati su un indice di calcolo dell’inflazione
diverso e più vantaggioso rispetto al vecchio Ipca.
Gli ulteriori incrementi, che sommati a quelli già previsti
dalla preintesa dovrebbero portare a un aumento salariale medio di 85 euro,
arriveranno dopo la firma del contratto definitivo, in vista della quale vanno
risolti alcuni nodi relativi alla parte normativa e le indennità . Stesso discorso
per gli arretrati, che non verranno messi in pagamento prima della firma
definitiva.
dalla preintesa dovrebbero portare a un aumento salariale medio di 85 euro,
arriveranno dopo la firma del contratto definitivo, in vista della quale vanno
risolti alcuni nodi relativi alla parte normativa e le indennità . Stesso discorso
per gli arretrati, che non verranno messi in pagamento prima della firma
definitiva.
Tra i nodi da sciogliere anche quello della perequazione
contrattuale tra regionali e dipendenti degli enti locali, al centro di una
polemica, nelle scorse settimane, tra il presidente regionale dell’Anci Mario
Pezzetta e le organizzazioni sindacali. Sul punto è intervenuta ancora la
segretaria regionale della Fp-Cgil Mafalda Ferletti, che ha proposto di
utilizzare il 10% delle somme stanziate per il rinnovo, quindi circa 1,5
milioni, per incrementare le buste paga degli addetti municipali, destinando tale
risorse a salario aggiuntivo dei dipendenti municipali invece che a salario accessorio, con un beneficio medio stimato tra i 100 e i 150 euro all’anno.
contrattuale tra regionali e dipendenti degli enti locali, al centro di una
polemica, nelle scorse settimane, tra il presidente regionale dell’Anci Mario
Pezzetta e le organizzazioni sindacali. Sul punto è intervenuta ancora la
segretaria regionale della Fp-Cgil Mafalda Ferletti, che ha proposto di
utilizzare il 10% delle somme stanziate per il rinnovo, quindi circa 1,5
milioni, per incrementare le buste paga degli addetti municipali, destinando tale
risorse a salario aggiuntivo dei dipendenti municipali invece che a salario accessorio, con un beneficio medio stimato tra i 100 e i 150 euro all’anno.