Agenzia Entrate, oggi in Fvg fermo un dipendente su due
Da un lato l’impegno del personale sul contrasto
all’evasione fiscale, dall’altro il taglio degli incentivi economici previsti
dal contratto nazionale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nasce
da questa contraddizione l’agitazione nazionale dei lavoratori dell’Agenzia
delle Entrate, che oggi hanno scioperato in tutta Italia per il taglio alle
risorse, già stanziate, sul salario accessorio 2016-2017: in ballo ci sono
circa 60 milioni di fondi destinati alle retribuzioni, con un danno medio sulle
buste paga che sfiora i 2mila euro lordi nel biennio.
all’evasione fiscale, dall’altro il taglio degli incentivi economici previsti
dal contratto nazionale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nasce
da questa contraddizione l’agitazione nazionale dei lavoratori dell’Agenzia
delle Entrate, che oggi hanno scioperato in tutta Italia per il taglio alle
risorse, già stanziate, sul salario accessorio 2016-2017: in ballo ci sono
circa 60 milioni di fondi destinati alle retribuzioni, con un danno medio sulle
buste paga che sfiora i 2mila euro lordi nel biennio.
Anche in Friuli Venezia Giulia l’adesione alla protesta è
stata massiccia. Tra i 900 lavoratori interessati alla protesta, quasi la metà ,
il 45%, ha incrociato le braccia, aderendo all’astensione dal lavoro proclamata
unitariamente da tutti i sindacati, come comunica Mauro Cenci, coordinatore
regionale Fp-Cgil per l’agenzia delle Entrate. Le punte si sono toccate alla
Direzione provinciale di Gorizia e alla Direzione regionale, rispettivamente
con il 67% e il 60% di adesioni. «Una risposta compatta – spiega – che ha
inevitabilmente determinato la chiusura anche di diversi servizi al pubblico.
Non escludiamo che nelle prossime settimane possano esserci nuove giornate di
protesta, per rivendicare il pieno rispetto dei contratti e degli obiettivi di
contrasto all’evasione fiscale e contributiva, raggiunti grazie al forte
impegno dei lavoratori».
stata massiccia. Tra i 900 lavoratori interessati alla protesta, quasi la metà ,
il 45%, ha incrociato le braccia, aderendo all’astensione dal lavoro proclamata
unitariamente da tutti i sindacati, come comunica Mauro Cenci, coordinatore
regionale Fp-Cgil per l’agenzia delle Entrate. Le punte si sono toccate alla
Direzione provinciale di Gorizia e alla Direzione regionale, rispettivamente
con il 67% e il 60% di adesioni. «Una risposta compatta – spiega – che ha
inevitabilmente determinato la chiusura anche di diversi servizi al pubblico.
Non escludiamo che nelle prossime settimane possano esserci nuove giornate di
protesta, per rivendicare il pieno rispetto dei contratti e degli obiettivi di
contrasto all’evasione fiscale e contributiva, raggiunti grazie al forte
impegno dei lavoratori».