Appalti, la sindaca di Monfalcone guardi anche in casa sua
La sindaca Cisint dichiara che bisogna cambiare il modello degli appalti Fincantieri e la Funzione pubblica Cgil Gorizia è completamente in accordo con l’appello, che andrebbe però esteso anche agli appalti degli enti locali e della sanità .
Dopo il caso di Europromos, qualche dubbio sulla gestione degli appalti e dei controlli fatti da comuni e dall’Aas2 sui servizi esternalizzati potrebbe anche sorgere. Per noi questo sistema, anche nel pubblico, non può reggere e bisognerebbe eliminarlo o perlomeno limitarlo il più possibile, aumentando il numero dei lavoratori diretti, anche negli enti locali e nel settore pubblico in genere. Anche la sindaca Cisint ha l’occasione di dare una svolta, perché gli appalti dei comuni generano gli stessi effetti di basse professionalità , dumping salariale e bassa qualità che vengono imputati a Fincantieri. Chiediamo pertanto alla sindaca e a tutti gli altri amministratori della provincia di contribuire a ridare valore al lavoro nello stesso modo in cui viene chiesto a Fincantieri.
Lo stesso comune di Monfalcone, peraltro, avrebbe bisogno di un recruiting day: mancano infatti circa 50 dipendenti, ovvero circa il 20% del personale. Tornare ad assumere direttamente dalle liste dei centri per l’impiego, avviare nuovi concorsi pubblici e limitare gli appalti di servizi, dove il personale viene “assunto” sempre al ribasso, sarebbe un atteggiamento coerente con quanto dichiarato dalla sindaca a proposito di Fincantieri.
Alessandro Crizman
Funzione pubblica Cgil Gorizia