Emergenza Covid, la risposta della sanità Fvg
Si è tenuto stasera il previsto incontro con l’assessore Riccardi per fare il punto sull’emergenza Covid19 e il comparto sanità del Fvg. Abbiamo ringraziato per l’enorme mole di lavoro che l’Assessore ed il suo staff stanno producendo in questi giorni, ringraziato tutte le donne e uomini della Sanità del Fvg e della Protezione Civile. La diffusione anche in regione del virus interessa tutti i servizi pubblici e privati, ma in particolare la vera trincea e avamposto di presidio e cure, ossia la sanità .
Al momento in regione sono stati fatti 1344 tamponi con 99 positivi e 10 ricoveri, 134 sono i tamponi ancora in attesa dei risultati. La situazione è seria ma sotto controllo. Abbiamo risposto alla richiesta della Lombardia offrendo 5 dei 73 posti richiesti in terapia intensiva. Si stanno organizzando tre centri in regione, Tricesimo, Muggia e Pordenone, dove accogliere persone che non hanno la possibilità di stare in quarantena in casa propria. Tutti i tamponi vanno al Maggiore di Trieste per il controllo di terza positività .
Gli operatori devono lavorare in questa fase complicatissima in totale sicurezza e prevenzione dai rischi del contagio, anche per poter garantire non solo la salute e sicurezza dei singoli, ma anche la piena funzionalità delle strutture sanitarie, che non possono essere fermate a causa di contagi o situazioni similari. Abbiamo preteso un’azione decisa e univoca in tutte le strutture. Abbiamo inoltre chiesto all’assessore di velocizzare l’acquisto di tutti i dispositivi di protezione indivuduale per tutto il personale sanitario, sollecitato notizie sulla tenuta della rete dei posti letto delle rianimazioni, suggerito i percorsi per assumere in tempi rapidi, vale a dire lo scorrimento graduatorie e assunzioni ex novo. A tale proposito abbiamo ricevuto la notizia di assunzione in aggiunta all’attuale piano delle assunzioni con risorse nuove per 66 medici, 8 medici radiologi, 173 infermieri e 74 Oss, e chiesto di incrementarle anche con tecnici di laboratori, di radiologia e assistenti sanitari, al momento non previsti ma per noi di eguale importanza. Abbiamo rivendicato e ottenuto massima urgenza. Il tutto verrà organizzato da Arcs. Gli Oss verranno assunti con avviso per titoli a tempo determinato per due anni, poi stabilizzabili. Gli infermieri stanno valutando il da farsi, noi abbiamo chiesto tempi rapidissimi.
Verranno modulate le attività e bloccata la chirurgia programmata. E’stata attivata l’allerta 13 della Protezione civile per portare il servizio nelle case dei cittadini: ad oggi hanno risposto 190 Comuni su 214. Riguardo ai dispositivi di protezione individuale (DpiI) sono arrivate 16.000 mascherine Fpp2, occhiali, visiere e camici impermeabili. La preoccupazione del sindacato è quella di uniformare e ottimizzare immediatamente, nella prevenzione e sicurezza, tutto il sistema organizzativo per gestire al meglio l’emergenza.
È stata accolta anche la nostra richiesta di incrementare il fondo incentivante: saranno infatti incrementate del 50% le attuali indennità per straordinari notturni-festivi e utilizzate una parte di risorse aggiuntive regionali (Rar) per alcune precettabiltà¡ mirate. Il senso del dovere e la grande professionalità degli operatori anche in Fvg è un orgoglio da ricordare anche dopo, ma ci deve far riflettere sulle troppe volte in cui si è sottovalutato il valore del servizio pubblico. L’occasione deve essere quella per investire subito risorse per recuperare anni di tagli e assurde economie: la situazione di emergenza potrà insegnarci quanto importante è la sanità pubblica e tutto quello che si muove intorno ad essa.
Al momento in regione sono stati fatti 1344 tamponi con 99 positivi e 10 ricoveri, 134 sono i tamponi ancora in attesa dei risultati. La situazione è seria ma sotto controllo. Abbiamo risposto alla richiesta della Lombardia offrendo 5 dei 73 posti richiesti in terapia intensiva. Si stanno organizzando tre centri in regione, Tricesimo, Muggia e Pordenone, dove accogliere persone che non hanno la possibilità di stare in quarantena in casa propria. Tutti i tamponi vanno al Maggiore di Trieste per il controllo di terza positività .
Gli operatori devono lavorare in questa fase complicatissima in totale sicurezza e prevenzione dai rischi del contagio, anche per poter garantire non solo la salute e sicurezza dei singoli, ma anche la piena funzionalità delle strutture sanitarie, che non possono essere fermate a causa di contagi o situazioni similari. Abbiamo preteso un’azione decisa e univoca in tutte le strutture. Abbiamo inoltre chiesto all’assessore di velocizzare l’acquisto di tutti i dispositivi di protezione indivuduale per tutto il personale sanitario, sollecitato notizie sulla tenuta della rete dei posti letto delle rianimazioni, suggerito i percorsi per assumere in tempi rapidi, vale a dire lo scorrimento graduatorie e assunzioni ex novo. A tale proposito abbiamo ricevuto la notizia di assunzione in aggiunta all’attuale piano delle assunzioni con risorse nuove per 66 medici, 8 medici radiologi, 173 infermieri e 74 Oss, e chiesto di incrementarle anche con tecnici di laboratori, di radiologia e assistenti sanitari, al momento non previsti ma per noi di eguale importanza. Abbiamo rivendicato e ottenuto massima urgenza. Il tutto verrà organizzato da Arcs. Gli Oss verranno assunti con avviso per titoli a tempo determinato per due anni, poi stabilizzabili. Gli infermieri stanno valutando il da farsi, noi abbiamo chiesto tempi rapidissimi.
Verranno modulate le attività e bloccata la chirurgia programmata. E’stata attivata l’allerta 13 della Protezione civile per portare il servizio nelle case dei cittadini: ad oggi hanno risposto 190 Comuni su 214. Riguardo ai dispositivi di protezione individuale (DpiI) sono arrivate 16.000 mascherine Fpp2, occhiali, visiere e camici impermeabili. La preoccupazione del sindacato è quella di uniformare e ottimizzare immediatamente, nella prevenzione e sicurezza, tutto il sistema organizzativo per gestire al meglio l’emergenza.
È stata accolta anche la nostra richiesta di incrementare il fondo incentivante: saranno infatti incrementate del 50% le attuali indennità per straordinari notturni-festivi e utilizzate una parte di risorse aggiuntive regionali (Rar) per alcune precettabiltà¡ mirate. Il senso del dovere e la grande professionalità degli operatori anche in Fvg è un orgoglio da ricordare anche dopo, ma ci deve far riflettere sulle troppe volte in cui si è sottovalutato il valore del servizio pubblico. L’occasione deve essere quella per investire subito risorse per recuperare anni di tagli e assurde economie: la situazione di emergenza potrà insegnarci quanto importante è la sanità pubblica e tutto quello che si muove intorno ad essa.
I segretari regionali Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil Fpl
Orietta Olivo, Massimo Bevilacqua, Luciano Bressan