Sanità , i sindacati chiedono alla Regione più fondi per il personale coinvolto nell’emergenza
Il primo giugno le segreterie regionali di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl hanno incontrato l’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi e il Direttore centrale salute Gianna Zamaro in videoconferenza, per la contrattazione sulle Risorse Aggiuntive Regionali. La Regione ha presentato un documento dove vengono individuate le aree alle quali destinare sia i fondi delle RAR, che corrispondono a € 16.048.531 dei quali € 8.364.540 già vincolati a progetti di complessità assistenziale e continuità dei servizi, € 325.354 per il personale a disposizione dei corsi di laurea e € 7.358.000 destinati alla contrattazione decentrata, che le risorse assegnate dal governo centrale attraverso il DL 18/2020, che corrispondono a € 5.154.000 e il DL 34/2020 che ne prevede ulteriori € 3.800.000.
Le sigle confederali hanno avanzato diverse importanti richieste di modifica di alcuni punti dell’accordo, uno dei principali è stato la variazione della gradualità dell’incentivo in base al rischio di esposizione Covid: al posto delle due fasce proposte sono state richieste cinque graduazioni, inoltre è stata richiesta una rimodulazione delle aree richiamate nel documento presentato.
La platea dei lavoratori coinvolti nel progetto rischio Covid-19 è di circa 3.500 su 16.000 per un importo previsto di € 4.500.000. Le restanti risorse saranno destinate alle singole aziende per la contrattazione decentrata.
Le sigle hanno richiesto un ulteriore sforzo da parte della Regione per incrementare i fondi a disposizione per il personale coinvolto nell’emergenza e l’Assessore ha confermato l’impegno a verificare la possibilità di trovare ulteriori risorse. Inoltre è stato richiesto il dettaglio e la pesatura del personale coinvolto fino ad oggi nei percorsi Covid.