«Chi cura non sia veicolo di contagio»
«La percentuale di operatori sanitari che non ha aderito alla vaccinazione supera quella che era la nostra percezione. Anche su queste basi è importante rafforzare, da parte di tutti, gli sforzi tesi alla moral suasion nei confronti dei lavoratori: i mille operatori che ci hanno ripensato devono essere una spinta ad agire in questa direzione». Orietta Olivo, segretaria della Fp-Cgil Friuli Venezia Giulia, commenta così i dati illustrati in Consiglio dall’assessore alla Salute Riccardo Riccardi. «Chi assiste gli altri – prosegue Olivo – dovrebbe preoccuparsi in primis di non essere invece veicolo d’infezione: per questo spero che siano ancora in tanti a cambiare idea, per questo la Cgil lancia un ulteriore appello a vaccinarsi, pur continuando a tutelare anche chi si oppone. Ci sono le leggi, c’è un decreto specifico che va applicato senza fughe in avanti».
Applicazione che comunque porrà problemi di non facile soluzione. «Le aziende – commenta Olivo – faranno fatica a ricollocare numeri così alti. Il rischio che restino a casa senza stipendio fino a dicembre è reale. Rimane poi il problema di sostituire tutte queste persone, che non devono lavorare con i malati, in una situazione di carenza di personale già cronica, fortemente riacutizzata dalla pandemia e nella reale difficoltà a trovare professionisti e operatori».