Ufficio per il processo, stabilità per gli assunti con il Pnrr

Quale futuro per l’Ufficio per il processo e i lavoratori precari assunti coi fondi Pnrr per supportare il lavoro dei magistrati? L’interrogativo riguarda il funzionamento dei tribunali, oberati dagli arretrati e dalla strutturale carenza sia di magistrati che di personale, e il futuro prossimo di migliaia di lavoratori, in gran parte avvocati o provenienti dal mondo della giustizia, assunti con contratto a tempo indeterminato. I 12mila del primo contingente vedranno il proprio contratto scadere tra poco più di un anno, il 30 giugno 2026, al momento senza prospettive di rinnovo o stabilizzazione.
Di tutto questo si parlerà a Trieste domani, venerdì 11 aprile, in una tavola rotonda organizzata dalla Funzione pubblica Cgil del Friuli Venezia Giulia, con inizio alle 11 nell’Aula d’assise del tribunale (stanza 173). Interverranno i magistrati Arturo Picciotto, presidente della Corte d’Appello di Trieste, e Matteo Carlisi, presidente provinciale Anm, il Funzionario dell’Ufficio per il processo Andrea Franceschin, il segretario generale della Cgil Trieste Massimo Marega, il responsabile regionale Fp Cgil per le funzioni centrali Mauro Cenci, la deputata Debora Serracchiani, sostenitrice di una proposta di legge per la stabilizzazione del personale dell’Ufficio per il processo, vertenza che vede un forte impegno della Fp Cgil: da qui la presenza a Trieste di Florindo Oliverio, componente della segreteria nazionale, il cui intervento chiuderà la tavola rotonda.