Camere di Commercio, lavoratori in piazza contro i tagli
Trecento posti a rischio, tra dipendenti “diretti” e lavoratori delle aziende speciali. Questi i possibili effetti del decreto con cui il Governo intende “razionalizzare” il sistema delle Camere di Commercio, con una riduzione media del personale pari al 15%, ma con punte del 25%negli enti soggetti a fusioni come quella tra Gorizia e Trieste o quella che potrebbe interessare, in futuro, anche Pordenone. Per dire no al decreto sono scesi in piazza a Udine oltre centro lavoratori di tutta la regione, ai quali è andata la solidarietà del presidente camerale Giovanni da Pozzo. In piazza con loro i segretari regionali di Fp-Cgil e Cisl-Fp Mafalda Ferletti e Massimo Bevilacqua, assieme ai rappresentanti delle categorie del terziario, Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl, che hanno ricordato come il decreto, oltre agli effetti sui lavoratori, rischi di portare un pesante depauperamento del sistema camerale e dei fondamentali servizi cjhe esso garantisce alle imprese.