Comparto, da Regione e Anci nessun cifra su pensionamenti e part-time
La riunione di
oggi sul contratto del comparto non ha portato novità o passi avanti.
A farlo sapere è la segretaria generale della Fp Cgil Friuli Venezia Giulia Mafalda Ferletti, che non nasconde la delusione per l’esito, a dir tanto interlocutorio, dell’incontro con la delegazione trattante: «Oggi avremmo dovuto avere cifre,
tabelle e i dati che mancavano il 16 giugno e che avevamo espressamente richiesto. Niente di complicato: soltanto il conteggio, da parte di Regione e Anci, dei part-time e le proiezioni sui pensionamenti di qui al 2018, che ci avrebbero consentito una ripartizione più precisa degli stanziamenti annunciati dalla Giunta (15 milioni, ndr) e quindi una quantificazione degli aumenti. Invece non ci è stato fornito alcun dato e siamo nella stessa identica situazione di tredici giorni fa, quindi nell’impossibilità di affrontare nel merito la suddivisione degli aumenti tra
tabellare e accessorio, come ha chiesto la delegazione trattante».
Non proprio una battuta d’arresto, ma sicuramente una frenata, dunque, per una trattativa che riprenderà tra due settimane, il 13 luglio, con un’ulteriore tavolo già programmato per il 28.
oggi sul contratto del comparto non ha portato novità o passi avanti.
A farlo sapere è la segretaria generale della Fp Cgil Friuli Venezia Giulia Mafalda Ferletti, che non nasconde la delusione per l’esito, a dir tanto interlocutorio, dell’incontro con la delegazione trattante: «Oggi avremmo dovuto avere cifre,
tabelle e i dati che mancavano il 16 giugno e che avevamo espressamente richiesto. Niente di complicato: soltanto il conteggio, da parte di Regione e Anci, dei part-time e le proiezioni sui pensionamenti di qui al 2018, che ci avrebbero consentito una ripartizione più precisa degli stanziamenti annunciati dalla Giunta (15 milioni, ndr) e quindi una quantificazione degli aumenti. Invece non ci è stato fornito alcun dato e siamo nella stessa identica situazione di tredici giorni fa, quindi nell’impossibilità di affrontare nel merito la suddivisione degli aumenti tra
tabellare e accessorio, come ha chiesto la delegazione trattante».
Non proprio una battuta d’arresto, ma sicuramente una frenata, dunque, per una trattativa che riprenderà tra due settimane, il 13 luglio, con un’ulteriore tavolo già programmato per il 28.