Comparto, dopo l’incontro con Panontin la scelta sullo sciopero
Le nuove tappe della mobilitazione dei lavoratori del comparto unico saranno decise alla luce dell’incontro con la Giunta regionale, che l’assessore Panontin si è impegnato a convocare dopo il 20 aprile. Questo l’orientamento espresso dai sindacati del lavoro pubblico nel corso dell’attivo dei delegati tenutosi questa mattina nella sala Ajace del comune di Udine, alla presenza dei segretari regionali Mafalda Ferletti (Fp-Cgil), Massimo Bevilacqua (Cisl-Fp), Maurizio Burlo (Uil-Fpl), Paola Alzetta (Cisal), Fabio Goruppi (Ugl).
Le modalità della protesta, e l’eventuale avvio di una procedura di sciopero per i 14.000 lavoratori del comparto, sono quindi legate alle risposte dell’assessore alle rivendicazioni delle categorie, che chiedono il rinnovo del contratto, fermo al biennio 2008-2009, e denunciano gli oltre 2.000 posti persi dal 2009 a causa del mancato turnover. Tagli, rimarcano i sindacati, che hanno portato un risparmio di 75 milioni annui per le casse della Regione e dei Comuni, bersaglio anch’essi, come la Giunta regionale, della protesta dei lavoratori pubblici: «Nessuno dei 216 Comuni della regione – ricordano infatti Ferletti, Bevilacqua, Burlo, Alzetta e Goruppi – ha infatti messo a bilancio le risorse per i rinnovi, e solo quello di Trieste ha convocato i sindacati per discutere delle modalità di passaggio del personale alle Uti, formalmente costituite dal 15 aprile».
Da qui la scelta di una mobilitazione capillare sul territorio, con almeno un’assemblea per provincia e altri appuntamenti che saranno organizzati ente per ente, compresa una serie di incontri tra i sindacati e i candidati sindaco.