Comparto unico, a che gioco gioca l’Areran?
Quella di martedì 8 giugno doveva essere la giornata della svolta, della firma della preintesa del biennio 2008/2009, del rilancio del comparto unico, della nuova delegazione trattante. E invece si sono presentati i sosia della vecchia Areran nell’impostazione e, quasi, nelle persone. Un film già visto, lo stesso copione, per di più un po’ sbiadito perché ripescato dopo mesi da qualche magazzino.
Nessun rispetto dei parametfake watchesri del contratto nazionale, nessun impegno sulle risorse, addirittura nessun mandato conclusivo da parte dei datori di lavoro e nemmeno l’autonomia di fissare la prossima data dell’incontro, per la prosecuzione della discussione. Infatti, alla richiesta di fissazione dell’incontro, il presidente Mareschi ha dichiarato che non ha il potere di farlo in mancanza di una risposta alle nostre richieste da parte dei datori di lavoro.
Con un contratto scaduto da tempo, con la perdita del potere d’acquisto dei salari in quanto il valore del 2007 non è quello del 2010 ma minore, questi signori sono venuti a dirci che la loro proposta è la stessa del dicembre scorso. Che ci siano dei problemi di comunicazione tra i datori di lavoro e la nuova delegazione trattante è più che evidente. L’assessore Garlatti poco tempo fa ha annunciato pubblicamente che la disponibilità di Regione ed enti locali è di quasi 30 milioni di euro, che corrispondono al 3,26%. Questo ha affermato l’assessore e non ci risulta abbia fatto smentite a tale sua affermazione o che gli enti locali abbiano eccepito qualcosa in merito.
Però la nuova delegazione trattante dice di non saperne nulla.louis vuitton sac pas cher
A che gioco giochiamo, verrebbe da dire. La proposta unitaria di Cgil-Cisl-Uil-Ugl-Csa, avanzata lo scorso 13 maggio alla “nuova” delegazione trattante, è di incrementare i tabellari con una spesa a regime di poco superiore ai 22 milioni di euro, nel pieno rispetto delle regole sui rinnovi contrattuali e stando abbondantemente all’interno delle risorse prospettate ed evidenziate dall’assessore Garlatti.
Così, mentre la benzina cresce e gli altri prezzi pure, con le paghe ferme da 30 mesi, i sosia della vecchia Areran continuano a recitare su un copione che era già vecchiofake bags 6 mesi fa, pretendendo che i 16mila lavoratori con le relative famiglie assistano a questa proiezione, mentre attendono pazienti una cosa che dovrebbe essere abbastanza semplice, naturale e normale: il rinnovo del contratto, già scaduto.
Questo film l’abbiamo già visto, non ci piace, non abbiamo aspettato mesi per vedere una replica delle puntate precedenti. I registi, i produttori e gli attori di questa commedia per nulla divertente, si parlino – se non l’hanno ancora fatto – partendo non dalla situazione di dicembre, ma da tutte le puntate fatte da allora fino ad oggi e portino finalmente un copione che, come nel miglior neorealismo italiano, si confronti con la vita vera e non rappresenti mondi immaginari. Gli spettatori non resteranno così inebetiti e silenziosi, come lorsignori evidentemente sperano.
Mafalda Ferletti e Giancarlo Valent, segreteria regionale Fp-Cgil Fvg