Comparto unico, i sindacati chiedono un confronto al presidente
La convocazione immediata di un tavolo per avviare un reale confronto sulla gestione dei servizi pubblici e un incontro con il presidente della Giunta Regionale Renzo Tondo, per sbloccare la trattativa sul Comparto Unico. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di non attendere oltre, e hanno aumentato la pressione sulla Giunta regionale per affrontare una situazione che rischierebbe di compromettere i servizi per i cittadini, e di aumentare i costi della pubblica amministrazione.
Cgil Fp, Cisl Fps e Uil Fpl puntano il dito soprattutto sul blocco delle assunzioni e sui tagli previsti dalla recente finanziaria regionale: i tre segretari regionali, Alessandro Baldassi, Pierangelo Motta e Luciano Bressan, ricordano che «gli interventi della legge finanziaria che comprimono le assunzioni nel Comparto Unico e nella Sanità, la proposta di piano sociosanitario, e le politiche della Giunta regionale in tema di personale, determinano un grave indebolimento del servizio pubblico per i cittadini del Friuli Venezia Giulia, e dei diritti contrattuali del personale». Il blocco delle assunzioni, spiegano i sindacati, porterà a una graduale e inevitabile riduzione del livello delle prestazioni in settori fondamentali come l’assistenza gli anziani, o i servizi educativi, e un peggioramento delle condizioni di lavoro degli operatori.
Anche il mancato avvio di un piano formativo straordinario per i due mila operatori senza titolo, che attualmente lavorano nel settore socio assistenziale, non permetterà il necessario miglioramento del livello di assistenza agli anziani. I sindacati denunciano poi il rischio di un aumento delle privatizzazioni e dei costi, così come delle incertezze sulla stabilizzazione dei precari. Non va meglio per la contrattazione, con il rinnovo del contratto del Comparto unico, che riguarda quasi 16 mila dipendenti, atteso ormai da più di due anni, e il mancato rifinanziamento delle risorse destinate al miglioramento dei servizi nella sanità: una situazione che metterà in crisi «migliaia di operatori pubblici che ogni giorno svolgono seriamente il loro lavoro negli ospedali, nei distretti, negli asili, nei comuni e in tutti gli enti pubblici». I sindacati hanno anche lamentato una tendenza da parte dell’amministrazione regionale a non accettare il confronto: riuscire a ottenere un incontro con gli assessori sarebbe un’impresa, e anche quando i colloqui ci sono, si risolverebbero senza risultati. Cgil, Cisl e Uil non sembrano però disposte ad attendere oltre: le tre sigle sindacali hanno chiesto alla giunta «un rapido e stingente tavolo di confronto per rilanciare il servizio pubblico ed i diritti dei lavoratori», accanto a incontro urgente con il presidente della Regione Renzo Tondo per sbloccare la trattativa sul Comparto Unico.
Dal 15 al 22 febbraio poi, le segreterie di Cgil Fp, Cisl Fps e Uil Fpl organizzeranno «le Giornate dei servizi pubblici ai cittadini e dei Diritti dei lavoratori», con presidi presso tutte le sedi della regione per spiegare a cittadini e lavoratori la grave situazione in atto. (Alessandro Martegani)