Comparto unico, il 15 gennaio il prossimo incontro
Arriverà entro gennaio la sospirata firma del rinnovo
contrattuale del comparto unico Regione-Enti locali? Questo l’auspicio dei
sindacati e soprattutto dei 14mila lavoratori coinvolti, che dal nuovo
contratto si attendono aumenti medi che dovrebbero aggirarsi attorno agli 85
euro lordi mensili: almeno 20 in più, quindi, rispetto ai 65 euro previsti
dalla preintesa del novembre 2016, poi superata in seguito alla definizione di
incrementi percentuali più alti per i contratti nazionali, rinnovati nei giorni
scorsi.
contrattuale del comparto unico Regione-Enti locali? Questo l’auspicio dei
sindacati e soprattutto dei 14mila lavoratori coinvolti, che dal nuovo
contratto si attendono aumenti medi che dovrebbero aggirarsi attorno agli 85
euro lordi mensili: almeno 20 in più, quindi, rispetto ai 65 euro previsti
dalla preintesa del novembre 2016, poi superata in seguito alla definizione di
incrementi percentuali più alti per i contratti nazionali, rinnovati nei giorni
scorsi.
Anche a livello regionale gli aumenti dovrebbero assestarsi
tra il 2,7 e il 2,9%, anche se resta da sciogliere l’annoso nodo della
destinazione delle quote di produttività , circa il 10% dei fondi inizialmente
stanziati dalla Regione e dagli enti locali del Friuli Venezia Giulia per il
rinnovo contrattuale. Contenuti finali e tempi dell’intesa, in ogni caso, dovrebbero essere più chiari dopo la prossima riunione del tavolo contrattuale, già convocata per il 15 gennaio.
tra il 2,7 e il 2,9%, anche se resta da sciogliere l’annoso nodo della
destinazione delle quote di produttività , circa il 10% dei fondi inizialmente
stanziati dalla Regione e dagli enti locali del Friuli Venezia Giulia per il
rinnovo contrattuale. Contenuti finali e tempi dell’intesa, in ogni caso, dovrebbero essere più chiari dopo la prossima riunione del tavolo contrattuale, già convocata per il 15 gennaio.
Tra le novità già certe sul
versante normativo nuovi permessi per esami diagnostici, congedi a favore delle
donne vittime di violenza, le “ferie solidali”, una sorta di banca delle ferie
per favorire dipendenti con particolari esigenze di permessi o congedi di
assistenza a familiari malati, e la copertura delle spese legali dei dipendenti
coinvolti in procedimenti penali, civili o contabili (ma con l’esclusione dei
casi di dolo o colpa grave). Sul tavolo anche l’ipotesi, già concreta, di dirottare sui premi di produttività parte dei risparmi conseguiti con lo scioglimento delle Province.
versante normativo nuovi permessi per esami diagnostici, congedi a favore delle
donne vittime di violenza, le “ferie solidali”, una sorta di banca delle ferie
per favorire dipendenti con particolari esigenze di permessi o congedi di
assistenza a familiari malati, e la copertura delle spese legali dei dipendenti
coinvolti in procedimenti penali, civili o contabili (ma con l’esclusione dei
casi di dolo o colpa grave). Sul tavolo anche l’ipotesi, già concreta, di dirottare sui premi di produttività parte dei risparmi conseguiti con lo scioglimento delle Province.