Comparto unico, in Consiglio la norma sugli acconti
Acconti in arrivo per i 14mila lavoratori del comparto unico Regione-enti locali. È quanto prevede una norma che, su
richiesta dei sindacati, è stata inserita nella manovra di assestamento di
bilancio, in discussione da oggi in Consiglio regionale. Se approvato, l’articolo in questione consentirà di anticipare ai lavoratori parte dell’incremento
tabellare previsto dall’intesa economica raggiunta nel novembre scorso, con acconti
che dovrebbero assestarsi sull’importo medio di 30 euro lordi.
richiesta dei sindacati, è stata inserita nella manovra di assestamento di
bilancio, in discussione da oggi in Consiglio regionale. Se approvato, l’articolo in questione consentirà di anticipare ai lavoratori parte dell’incremento
tabellare previsto dall’intesa economica raggiunta nel novembre scorso, con acconti
che dovrebbero assestarsi sull’importo medio di 30 euro lordi.
«La giornata di ieri – fa sapere Mafalda
Ferletti, segretaria generale della Fp Cgil Fvg – ha fatto segnare intanto un
ulteriore, importante passo avanti nella trattativa verso il rinnovo contrattuale.
Sono stati contenuti i titoli della parte giuridica, relativi
a turni, reperibilità , trattamento festivi compensativi, indennità disagio,
indennità ex personale Motorizzazione civile, cessione solidale delle ferie,
fruizione congedi parentali, permessi retribuiti per visite sanitarie, permessi
per donne vittime di violenza di genere, patrocinio legale».
Ferletti, segretaria generale della Fp Cgil Fvg – ha fatto segnare intanto un
ulteriore, importante passo avanti nella trattativa verso il rinnovo contrattuale.
Sono stati contenuti i titoli della parte giuridica, relativi
a turni, reperibilità , trattamento festivi compensativi, indennità disagio,
indennità ex personale Motorizzazione civile, cessione solidale delle ferie,
fruizione congedi parentali, permessi retribuiti per visite sanitarie, permessi
per donne vittime di violenza di genere, patrocinio legale».
Per arrivare alla firma definitiva, aggiunge
Ferletti, «ora manca una terza e ultima fase, ovvero la definizione del salario
accessorio, con la distribuzione della quota del 10% di risorse che è stata
accantonata a quel fine nell’intesa di novembre». Solo al termine di questa
terza fase il contratto sarà completo e potrà quindi essere inviato alla Corte
dei Conti per diventare esigibile.
Ferletti, «ora manca una terza e ultima fase, ovvero la definizione del salario
accessorio, con la distribuzione della quota del 10% di risorse che è stata
accantonata a quel fine nell’intesa di novembre». Solo al termine di questa
terza fase il contratto sarà completo e potrà quindi essere inviato alla Corte
dei Conti per diventare esigibile.