Contratti fermi, la strada è la trattativa
«Il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo può essere ritenuto ammissibile solo al termine di un processo instaurato in Italia e previo esperimento di tutti i gradi di giudizio, con i tempi (e le spese) che questo comporta». A chiarirlo, attraverso la newsletter regionale Nonsolopubblico, la segreteria della Fp-Cgil Fvg, che affronta l’interrogativo di molti lavoratori pubblici, colpiti da un blocco della contrattazione che dura sei anni e che lo scorso anno è stato decretato illegittimo dalla Corte costituzionale (sentenza 178/2015). «Il contratto – si legge ancora nella newsletter – si rinnova in Italia, confrontandosi con i datori di lavoro. Se questi non vogliono sentire, lavoratrici e lavoratori dei servizi pubblici si mobilitano per avere le risposte e le risorse necessarie al rinnovo. Questa è la strada giusta».
Il tema è caldissimo, tanto più a livello regionale, dove ci sono in ballo anche il rinnovo contrattuale e la riforma del comparto unico, e sarà al centro di un fitto calendario di appuntamenti che coinvolgono sindacati e lavoratori. Le prime due date in agenda sono il 19 aprile, quando si riuniranno gli attivi unitari del comparto unico (comune di Udine, sala Ajace, ore 11), e il 20, con la convocazione dei delegati del terzo settore (sempre a Udine, a partire dalle 15 nella sala riunioni della Cgil provinciale, in via Bassi 36).