Enti locali, fumata bianca sul salario accessorio 2018-19
Vicina alla soluzione la trattativa sul salario accessorio del 2018 e 2019 per i lavoratori e le lavoratrici del comparto unico. Salario accessorio che fino al 2020, in virtù del contratto 2016-18, dovrebbe essere più consistente, perché utilizza parte delle risorse derivate dal risparmio ottenuto a seguito della soppressione delle Province.
Le somme in questione non sono state fin qui erogate per un difetto d’interpretazione normativa: la Giunta regionale, infatti, da un lato ha approvato una norma che certifica i risparmi derivati dalla soppressione delle Province, ma lasciando scoperte le annualità 2018 e 19, dal momento che la norma prevedeva effetti concreti solo a partire dal 2020.
La Fp Cgil, assieme alle altre organizzazioni sindacali, ha fatto pressione sull’assessorato pro¬clamando lo stato di agitazione, incontrando il Prefetto, scrivendo lettere e ricordando a ogni incontro l’urgenza di trovare una soluzione. In seguito a questo lungo pressing l’assessore Roberti ha condiviso la necessità di venire a capo della questione, fino all’approvazione di un articolo ad hoc inserito nell’ultima manovra di assestamento di bilancio, la legge 13 del 5 agosto 2022.
In settembre abbiamo temuto che ci fosse un’impugnazione della legge ma, per fortuna, così non è stato, tanto che alcuni enti hanno già iniziato a erogare le somme dovute ai lavoratori e lavoratrici.
Altri avranno bisogno di essere sollecitati dalle organizzazioni sindacali: la Fp Cgil è al lavoro per rivendicare la piena applicazione del contratto in tutti gli enti del comparto unico.