Fp Udine sul piede di guerra contro i tagli alla sanità
«Non accettiamo che si riducano i servizi, che si taglino gli stipendi, che si blocchino le assunzioni. In questo modo si fanno risparmi sulla pelle di chi lavora in corsia e su chi ha bisogno della sanità per curarsi o per prevenire l’insorgere delle malattie». Lo dichiarano Andrea Traunero e Claudio D’Ottavio, della Fp- Cgil di Udine, alla vigilia dell’incontro con il nuovo commissario dell’Azienda sanitaria udinese, convocato per lunedì 28 gennaio. «Chiediamo – aggiungono Traunero e D’Ottavio – di assumere infermieri e Oss con concorsi banditi a ciclo continuo, per evitare che le aziende restino prive di graduatorie cui attingere, di riconoscere in modo adeguato la professionalità e la gravosità dei turni, di potenziare i servizi alla cittadinanza».
La presa di posizione della Fp provinciale è una reazione ai tagli lineari sul personale annunciati dall’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi: «Il taglio di 9,5 milioni sulle assunzioni comporterà la perdita di 300 operatori nel 2019, il tutto su un organico che è già sotto di 1.000 unità rispetto alle reali esigenze», denunciano Traunero e D’Ottavio, che puntano il dito anche contro l’enorme ricorso a ferie non pagate e straordinari. Tutto questo comporterà , inevitabilmente, anche un allungamento delle liste di attesa e un peggioramento dei servizi.
Ma non basta. Ai 9 milioni tagliati sul personale si aggiunge un’altra sforbiciata, di oltre 8 milioni, sul fondo risorse aggiuntive, che comporterà , secondo la Cgil, una riduzione media di un centinaio di euro mensili per i lavoratori della sanità . «Non è così – concludono i due rappresentanti della Cgil – che si fanno le riforme».