Nostra Famiglia, si complica la trattativa sull’applicazione del nuovo Ccnl
«Il nuovo contratto nazionale deve essere applicato a tutti i
dipendenti del gruppo Nostra Famiglia». Le segreterie regionali dei
sindacati della sanità Fp-Cgil, Cisl-Fp e Fpl-Uil ribadiscono così
il loro no a deroghe all’applicazione del Ccnl recentemente firmato
dai sindacati con le associazioni di categoria Aris e Aiop, «senza
ingiuste e inaccettabili penalizzazioni per le lavoratrici e per i
lavoratori del gruppo», che in regione opera a Pasian di Prato
(Udine) e a San Vito al Tagliamento (Pordenone). Totale chiusura
quindi alle ipotesi di modifica unilateralmente avanzate da parte
aziendale, «che peraltro – argomentano i sindacati – non
darebbero il minimo contributo alla soluzione delle criticità
economiche e gestionali che il gruppo sta fronteggiando».
dipendenti del gruppo Nostra Famiglia». Le segreterie regionali dei
sindacati della sanità Fp-Cgil, Cisl-Fp e Fpl-Uil ribadiscono così
il loro no a deroghe all’applicazione del Ccnl recentemente firmato
dai sindacati con le associazioni di categoria Aris e Aiop, «senza
ingiuste e inaccettabili penalizzazioni per le lavoratrici e per i
lavoratori del gruppo», che in regione opera a Pasian di Prato
(Udine) e a San Vito al Tagliamento (Pordenone). Totale chiusura
quindi alle ipotesi di modifica unilateralmente avanzate da parte
aziendale, «che peraltro – argomentano i sindacati – non
darebbero il minimo contributo alla soluzione delle criticità
economiche e gestionali che il gruppo sta fronteggiando».
La distanza tra le
parti rischia di inasprire ulteriormente una trattativa già partita
in salita e il 27 luglio, data fissata per la ripresa del tavolo,
potrebbe ripartire in un clima ancora più testo. «Ecco perché è
auspicabile da parte della dirigenza di Nostra Famiglia –
concludono i sindacati regionali – una modifica definitiva delle
posizioni sin qui assunte, per consentire il ristabilirsi di rapporti
corretti e costruttivi».
parti rischia di inasprire ulteriormente una trattativa già partita
in salita e il 27 luglio, data fissata per la ripresa del tavolo,
potrebbe ripartire in un clima ancora più testo. «Ecco perché è
auspicabile da parte della dirigenza di Nostra Famiglia –
concludono i sindacati regionali – una modifica definitiva delle
posizioni sin qui assunte, per consentire il ristabilirsi di rapporti
corretti e costruttivi».