Paularo, vinta la battaglia contro i licenziamenti
Con sentenza del 21 marzo 2012 il Tribunale di Tolmezzo ha dichiarato illegittimo il provvedimento con cui il Comune di Paularo, nell’agosto del 2010, aveva collocato in disponibilità tre suoi dipendenti, tra cui Elisa termine, assistita dalla Cgil. L’ente è stato pertanto condannato a risarcire il danno procurato, vale a dire la differenza tra lo stipendio pieno e l’indennità di disponibilità.
I FATTI Nell’aprile del 2009 il Comune aveva rideterminato la propria dotazione organica, con lo scopo di contenere il costo del personale dipendente, individuando tre figure ritenute eccedentarie, tra le quali la signora Elisa Termini. La stessa è stata successivamente collocata in disponibilità, anticamera del licenziamento, con provvedimento del 5 agosto 2010, e sospesa dal servizio a decorrere dal 1° settembre.
L’ITER GIUDIZIARIO La lavoratrice ha immediatamente impugnato il provvedimento del Comune tramite la Fp-Cgil, e poi proposto ricorso davanti al Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Tolmezzo, assistita dagli avvocati Daniela Graziani e Giulia Pividori. Con la sentenza del 21 marzo, le cui motivazioni verranno rese note nelle prossime settimane, il giudice ha accolto le ragioni della lavoratrice.
UN VITTORIA DI TUTTI I LAVORATORI «Una sentenza opposta – questo il commento di Mafalda Ferletti, segretaria generale della Fp-Cgil Fvg – avrebbe aperto uno scenario devastante all’interno della pubblica amministrazione, dal momento che nel caso specifico l’ente aveva stabilito unilateralmente i criteri per l’individuazione del personale da porre in disponibilità, motivando la scelta esclusivamente con esigenze di contenimento della spesa. Se tale modo di agire venisse considerato legittimo, ogni dipendente pubblico si troverebbe in una situazione di maggiore ricattabilità: una condizione analoga a quella in cui verrebbero a trovarsi i lavoratori se privati della tutela dell’articolo 18, strenuamente difeso dalla Cgil».