Protocollo Brunetta: perché la Cgil dice no
Al Governo e all’opinione pubblica, che si interroga e non comprende i motivi per i quali la FP CGIL non ha aderito al Protocollo, vorremmo dire chiaramente quattro cose:
â–º l’aumento che il Governo elargirà unilateralmente ai lavoratori in busta paga, sarà di 40 (quaranta) euro netti, più 7 euro per la produttività, che sarà evidentemente riservata a chi è produttivo;
â–º dal 1 gennaio 2009, dagli stipendi saranno decurtati in base alla L.133 mediamente da 80 a 250 euro;
â–º il recupero della somma tagliata, ovvero con decorrenza non garantita da giugno per un valore di un terzo del totale, è solo per i lavoratori dei ministeri, delle agenzie fiscali e del parastato;
â–º l’intesa non ha il 51% dei consensi necessari per fare il contratto, secondo le attuali leggi sulla rappresentanza sindacale, ed il ministro Brunetta ha già dichiarato di voler procedere unilateralmente.
Infine una domanda vorremmo farla noi: se l’intesa è davvero positiva, perché CISL e UIL della scuola non hanno aderito al protocollo e perché la CISL e la UIL del pubblico impiego, pur aderendo, non sospendono né revocano lo sciopero?
CARLO PODDA, segretario generale Fp-Cgil