«Regionali licenziati, decisione che non sorprende»
«Quella della Regione è una decisione che non ci sorprende, dopo il clamore che è stato suscitato da questo caso. Ma adesso arriveranno i ricorsi e sarà la magistratura a doversi esprimere su questa vicenda, con un esito tutt’altro che scontato, vista anche la recente decisione del tribunale di Gorizia, che ha annullato il provvedimento di sospensione nei confronti dei lavoratori coinvolti». La segretaria generale della Fp-Cgil Friuli Venezia Giulia Mafalda Ferletti commenta così la notizia del licenziamento dei sei dipendenti regionali in servizio a Gorizia accusati, dopo un’indagine dei Carabinieri, di assenteismo durante l’orario di lavoro.
I sei licenziamenti, aggiunge Ferletti, non devono essere considerati un frutto del decreto Madia: «Di fronte a violazioni gravi – rimarca la segretaria Fp – il licenziamento è una sanzione contemplata fin dal contratto nazionale del 1994. Quello che va “misurato”, e sarà la magistratura a farlo, è proprio l’entità delle violazioni, per stabilire se il licenziamento sia una sanzione commisurata alla gravità di quanto accaduto».
Al di là delle responsabilità personali, però, per Ferletti la vicenda denota un «palese vuoto organizzativo« dell’amministrazione coinvolta. «Quello che appare assurdo – rileva la segretaria – è che situazioni come questa siano venute alla luce non in seguito a controlli interni, ma dopo un’indagine delle forze dell’ordine. Se i controlli fossero stati fatti e se ad essi fossero seguite le relative sanzioni, probabilmente non saremmo arrivati a infrazioni della gravità di quelle in questione».