Riforma sanitaria, la soddisfazione della Cgil
«È una riforma che corrisponde ai principi
della nostra piattaforma, perché non taglia ma riorganizza, garantisce
la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, spostando più
risorse sul secondo, e che pertanto porterà vantaggi ai cittadini». Il
segretario generale Franco Belci spiega così le ragioni della
soddisfazione con cui la Cgil Fvg ha accolto l’approvazione della
riforma sanitaria. «Importante – prosegue Belci – anche la disponibilità
dell’assessore ad accettare alcune delle modifiche che abbiamo
suggerito, anche se abbiamno condiviso di meno altre variazioni
intervenute in corso di dibattito. E sono positivi, ovviamente, i primi
impegni assunti dall’assessore sul fronte delle assunzioni».
della nostra piattaforma, perché non taglia ma riorganizza, garantisce
la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, spostando più
risorse sul secondo, e che pertanto porterà vantaggi ai cittadini». Il
segretario generale Franco Belci spiega così le ragioni della
soddisfazione con cui la Cgil Fvg ha accolto l’approvazione della
riforma sanitaria. «Importante – prosegue Belci – anche la disponibilità
dell’assessore ad accettare alcune delle modifiche che abbiamo
suggerito, anche se abbiamno condiviso di meno altre variazioni
intervenute in corso di dibattito. E sono positivi, ovviamente, i primi
impegni assunti dall’assessore sul fronte delle assunzioni».
Soddisfazione
anche dal sindacato pensionati Spi-Cgil, che oggi si è confrontato con
l’assessore alla sanità Maria Sandra Telesca nel corso di una tavola
rotonda tenutasi a Venzone, alla presenza di Ezio Medeot e Gino Dorigo,
della segreteria regionale, dello stesso Belci, del presidente della
terza commissione del Consiglio regionale Franco Rotelli, del capogruppo
del Pd Cristiano Shaurli e della consigliera Renata Bagatin. «La scelta
di investire sul territorio e sulla prevenzione – commentano Medeot e
Dorigo – va nella direzione giusta e coincide con le convinzioni del
sindacato. Abbiamo apprezzato inoltre il passo indietro, da noi
fortemente sollecitato, sulla deregulation nei confronti delle strutture
sanitarie private prevista nella versione iniziale del ddl. Ora si
tratta di dare attuazione ai principi della riforma, un percorso
difficile, sul quale il sindacato continuerà a mantenere alta
l’attenzione».
Di riforma della sanità la Cgil continuerà a parlare
lunedì 3 ottobre a Udine, in occasione del direttivo regionale convocato
per le 9.30 nella sede provinciale di via Bassi 36. «Al centro del
dibattito – spiega Belci – anche i rapporti sempre più tesi con il
Governo, che ha scelto la strada dello scontro frontale con la Cgil, e
con il principale partito che lo sostiene, di cui il premier è
segretario. In ogni caso la linea della Cgil non cambia: anche a livello
nazionale, come qui in regione, valuteremo l’operato dell’esecutivo
provvedimento per provvedimento, pronti a difendere fino in fondo gli
interessi che rappresentiamo. Ecco perché ci prepariamo ad partecipare
in forze, anche dal Fvg, alla manifestazione nazionale indetta a Roma il
prossimo 25 ottobre».
anche dal sindacato pensionati Spi-Cgil, che oggi si è confrontato con
l’assessore alla sanità Maria Sandra Telesca nel corso di una tavola
rotonda tenutasi a Venzone, alla presenza di Ezio Medeot e Gino Dorigo,
della segreteria regionale, dello stesso Belci, del presidente della
terza commissione del Consiglio regionale Franco Rotelli, del capogruppo
del Pd Cristiano Shaurli e della consigliera Renata Bagatin. «La scelta
di investire sul territorio e sulla prevenzione – commentano Medeot e
Dorigo – va nella direzione giusta e coincide con le convinzioni del
sindacato. Abbiamo apprezzato inoltre il passo indietro, da noi
fortemente sollecitato, sulla deregulation nei confronti delle strutture
sanitarie private prevista nella versione iniziale del ddl. Ora si
tratta di dare attuazione ai principi della riforma, un percorso
difficile, sul quale il sindacato continuerà a mantenere alta
l’attenzione».
Di riforma della sanità la Cgil continuerà a parlare
lunedì 3 ottobre a Udine, in occasione del direttivo regionale convocato
per le 9.30 nella sede provinciale di via Bassi 36. «Al centro del
dibattito – spiega Belci – anche i rapporti sempre più tesi con il
Governo, che ha scelto la strada dello scontro frontale con la Cgil, e
con il principale partito che lo sostiene, di cui il premier è
segretario. In ogni caso la linea della Cgil non cambia: anche a livello
nazionale, come qui in regione, valuteremo l’operato dell’esecutivo
provvedimento per provvedimento, pronti a difendere fino in fondo gli
interessi che rappresentiamo. Ecco perché ci prepariamo ad partecipare
in forze, anche dal Fvg, alla manifestazione nazionale indetta a Roma il
prossimo 25 ottobre».