Non si sblocca la vertenza sindacale dei lavoratori della sanità privata: da mesi i sindacati stanno richiamando l’attenzione sulla situazione dei dipendenti delle strutture sanitarie private, protestando per il mancato rinnovo del contratto, scaduto ormai da più di trentadue mesi. In Friuli Venezia Giulia sono 1500 i lavoratori della sanità privata, impiegati fra l’altro in strutture, ha ricordato Alessandro Baldassi, segretario della Cgil Fp, aderenti all’Associazione religiosa degli istituti socio sanitari (Aris), come
la Nostra Famiglia di Pasian di Prato e San Vito al Tagliamento), il Piccolo Cottolengo di don Orione di S.Maria
la Longa , l’istituto Santa Maria dei Colli di Fraelacco, e
la Casa dell’immacolata di Udine. «Si tratta di aziende – ha detto – che operano all’interno del Servizio Sanitario Regionale, garantiscono continuità di trattamento riabilitativo, e integrano il servizio svolto dalle strutture pubbliche: non si può pensare che strutture di questa caratura possano continuare a trattare i propri dipendenti con le modalità che tuttora stanno avvenendo».
I dipendenti non percepiscono alcun adeguamento salariale dal dicembre 2005, ha spiegato, ma «continuano a operare seriamente, garantendo la continuità dei servizi anche con gli stipendi bloccati». In questi mesi le aziende, ha aggiunto Baldassi, nonostante le proteste e gli scioperi degli operatori, hanno più volte rinviato gli incontri con le organizzazioni sindacali prendendo tempo. (Alessandro Martegani)