Estate, l’allarme dei vigili del fuoco: difficile garantire il presidio del territorio

La dotazione organica dei vigili del fuoco in regione, considerando l’attuale carenza di 230 figure, i pensionamenti in arrivo e le assunzioni «con il contagocce», rischia di non garantire la copertura del territorio regionale e il soccorso tecnico urgente da garantire alla popolazione. A lanciare l’allarme è il coordinatore regionale di comparto Fp Cgil Renato Chittaro, preoccupato anche per i maggiori carichi di lavoro da sempre connessi alla stagione estiva, in particolare quest’anno, alla luce del maltempo e di nuove contingenze come il forte aumento dei voli all’aeroporto di Ronchi. «I fenomeni atmosferici estremi tra caldo e maltempo, i servizi dei presidi acquatici, segnati da carenze di operatori che arrivano al 51% tra i sommozzatori e al 50% nel nautico, l’apertura delle sedi stagionali di Grado e Lignano, la campagna antincendi boschivi, l’aumento di voli all’aeroporto Trieste Airport, rappresentano una somma di elementi – denuncia Chittaro in un comunicato – che evidenziano l’incapacità dell’amministrazione di organizzare e pianificare le attività correlate al soccorso. Siamo arrivati alla frutta».

Mauro Giulianella e Renato Chittaro

Ad aggravare il quadro, in prospettiva, anche i ritardi nell’avvio, a livello nazionale, dei corsi di formazione per nuovi caposquadra, l’elevata età media del personale (tra gli 850 effettivi in servizio in regione è di 47 anni), la carenza di autisti (oggi al 55% della dotazione necessaria), l’avvicinarsi di un grande evento come GO!2025, che innalzerà i livelli di sicurezza da garantire sul territorio regionale. L’allarme di Chittaro fa eco a quello lanciato da Mauro Giulianella, coordinatore nazionale Fp Cgil dei vigili del fuoco, dopo l’incontro di ieri con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Tra i problemi irrisolti, per Giulianella, non soltanto le carenze di organico, che a livello nazionale sono di 4mila figure tra gli operativi e di 2.500 tra il personale amministrativo, determinando un eccesso dei carichi di lavoro e il ricorso stabile allo straordinario, ma anche il contratto di lavoro scaduto e altre pesanti criticità come la mancanza di copertura assicurativa Inail, le carenze di dispositivi sanitari e di protezione, i ritardi nella formazione. Da qui un livello di insoddisfazione sempre più alto tra i vigili del fuoco e i loro rappresentanti sindacali, «pronti a chiamare i lavoratori e le lavoratrici, se necessario, a iniziative di mobilitazione e di lotta».

Il comunicato stampa del coordinamento regionale e nazionale Vigili del fuoco Fp-Cgil