No all’esternalizzazione dei nidi: a Udine scatta la protesta
«Confermiamo la nostra ferma opposizione all’esternalizzazione del servizio nido d’infanzia Fantasia dei Bimbi, mantenendo il nostro impegno a utilizzare tutte le forme di protesta disponibili. Non parteciperemo alla convocazione prevista per lunedì 18 marzo alle ore 16, poiché riteniamo che l’amministrazione abbia già anticipato la sua decisione tramite la conferenza stampa del 12 marzo, rendendo superflua qualsiasi ulteriore discussione. Come organizzazioni sindacali metteremo in campo ogni azione a difesa dei lavoratori e della gestione diretta dei servizi». Si conclude così il comunicato unitario con cui le segreterie provinciali di Fp-Cgil, Uil-Fpl, Cisl-Fp e Cisal Enti locali annunciano l’avvio della mobilitazione contro il ricorso a nuovi appalti per la gestione dei nidi comunali di Udine.
Nella nota, diffusa al termine delle riunione convocata questo pomeriggio nella sede provinciale della Cgil (nella foto), i sindacati criticano sia la logica delle scelte annunciate dalla Giunta, sia la decisione di anticiparle attraverso una conferenza stampa, prima della conclusione del confronto con i sindacati, da subito contrari alle esternalizzazioni. «Con questa decisione, e con il centro-sinistra al governo della città, da 3 nidi comunali su 4 a gestione diretta, il 75%, si passerebbe a 1 su 4, il 25%, sollevando pesanti interrogativi sulle priorità degli investimenti nei servizi all’infanzia», si legge nel comunicato. «Se è vero che evitare l’assunzione diretta di 16 educatori e 6 operatori di appoggio può comportare un risparmio economico – aggiungono i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Cisal – in ambito di servizi di questo tipo non vanno considerati soltanto gli aspetti puramente finanziari, ma anche la qualità dei servizi offerti ai bambini e alle loro famiglie. Ma questa scelta può sollevare, a nostro avviso, interrogativi anche sul futuro delle politiche sociali nel comune di Udine. Potremmo essere portati a chiederci, infatti, se il prossimo servizio ad essere esternalizzato sarà quello del Sociale».