Sciopero sul contratto Uneba. Il 16 settembre presidio a Pordenone

Incrocia le braccia anche in Friuli Venezia Giulia il personale delle case di riposo e delle strutture socio-sanitarie e assistenziali con contratto Uneba. Lo sciopero, deciso da Fp Cgil, Cisl Fp, Cisl Fisascat, UilFpl e Uiltucs dopo la rottura della trattativa sul rinnovo del Ccnl, è stato proclamato per lunedì 16 settembre e coinvolge a livello nazionale 135mila lavoratori e lavoratrici. Una trentina le strutture complessivamente interessate in regione.
L’astensione dal lavoro, indetta per l’intera giornata, sarà accompagnata da un presidio regionale che si terrà sotto la Prefettura di Pordenone, in Piazza del Popolo, dalle 10 alle 11.30 di lunedì. Dietro alla protesta la situazione di forte disagio in cui versano i lavoratori, legata sia alla pesantezza dei carichi lavorativi che alla progressiva perdita del potere di acquisto dei salari. Fattori, questi, confermati dalla fuga di dipendenti che sta colpendo il settore, sempre meno attrattivo.
Dopo 17 mesi di trattativa, a 27 dalla presentazione della piattaforma per il rinnovo contrattuale e a ben 4 anni dalla scadenza del precedente contratto, l’obiettivo dei sindacati era e resta quello di ottenere un accordo in linea con gli altri contratti siglati nel settore socio sanitario e assistenziale, anche per mitigare l’impatto di un’inflazione a due cifre, che ha pesantemente eroso il potere d’acquisto di lavoratrici e lavoratori. Uneba, invece, ha risposto con un acconto di 50 euro lordi e con il congelamento degli scatti: una proposta giudicata «lesiva della dignità dei lavoratori» e fermamente respinta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, che ribadiscono la «necessità non più rinviabile di un rinnovo da siglare al più presto e in linea con gli altri contratti siglati nel settore».